BiologiaMarina.eu

 

 

Cod Art 0370 | Rev 01 del 09 Mar 2013 | Data 18 Gen 2011 | Autore: Pierfederici Giovanni

 

   

 

PREDONI DI UOVA.....

 

  • 1 Il saccheggio
  • 2 La raccolta
  • 3 L'arribados mare...
  • 4

  • 5 Centinaia di uove raccolte...
  • 5

ARTICOLO ORIGINALE DEL 18 GENNAIO 2011

Nel mondo esistono sette specie di tartarughe e ben quattro di queste sono originarie della Malesya. In questo paese le specie Chelonia mydas e Eretmochelis imbricata depongono le loro uova presso il Turtle Islands National Park, nel Sabah.
Lepidochelys olivacea e Dermochelys coriacea invece, depongono le loro uova  lungo le coste orientali del paese. Sarebbe corretto scrivere ‘deponevano’ visto che Dermochelys coriacea si è ridotta rispetto agli anni '50 del secolo scorso del 98%.
Questa drastica riduzione ha chiare origini antropiche: l’inquinamento, la pesca eccessiva e accidentale e, soprattutto, la predazione da parte dell’uomo di migliaia di uova deposte ogni anno. Secondo stime attendibili, a volte la raccolta spazza via la totalità delle uova. E, seppur la raccolta delle uova della tartaruga liuto, Dermochelys coriacea, è vietata sin dal 1988, nei mercati locali è possibile trovarne delle altre tre specie, praticamente in ogni angolo delle città.
La stessa cosa avviene in altre parti del mondo, per esempio in centro e sud America.

Nello Sri Lanka le specie che depongono le uova lungo le spiagge sono ben cinque: la Chelonia mydas o tartaruga verde, Eretmochelys imbricata o tartaruga embricata e la Lepidochelys olivacea o tartaruga olivacea, oltre alla più rara Caretta caretta e alla tartaruga liuto.
Anche in questo paese i bracconieri sono attivissimi, e i ristoranti offrono spesso omelette a base di uova di tartarughe. I vivaisti della zona, per aumentare le chance di vita delle tartarughe, comprano le uova dagli stessi bracconieri pagandole un prezzo di poco superiore a quello di mercato. Poi, sempre presso i centri curati dai vivaisti, le uova vengono incubate fino alla schiusa, e successivamente, i nuovi nati, dopo aver passato un breve periodo in vasca, per liberarli da eventuali parassiti, vengono rilasciati in mare. Purtroppo alcuni vivai, come quello di Kosgoda, sono stati distrutti dallo tsunami del 26 dicembre 2004, e ora, anche se con molti problemi, stanno ritornando a operare a pieno ritmo.
Sempre nello Sri Lanka, presso Induwara, opera un altro centro gestito in chiave più imprenditoriale, il Sea Turtle Project. L’ingresso è a pagamento, ma la struttura è gestita da molti volontari, molti dei quali sono pescatori che dopo il lavoro si occupano appunto della salvaguardia delle tartarughe. Anche questa struttura venne devastata dallo tsunami, e tra le tante, scomparve anche una rarissima tartaruga albina.
Anche presso le spiagge di Marakollya, presso la spettacolare Rekawa Beach, è possibile osservare, da aprile a settembre, la deposizione delle uova della tartaruga verde e, con molta fortuna, anche quelle della tartaruga liuto.

Cosa è possibile fare? Nei mercati del sud est asiatico la miglior cosa da farsi è quella di evitare l'acquisto, sia di uova che di piatti a base di carne e oggetti realizzati con parti del guscio.

Chitarra con carapace di tartaruga marina

Una sorta di chitarra realizzata con il carapace di una tartaruga marina (Marocco).

Le spiagge del Costa Rica, presso il Parque Nacional Marino las Baulas de Guanacasta, sono forse le più importanti al mondo perchè vi depone le uova la rarissima tartaruga liuto Dermochelys coriacea, o baula nel gergo locale.
Il parco, istituito nel 1991, occupa 379 ettari, ed è il risultato di 15 anni di battaglie tra ambientalisti e il Governo locale, pressato da speculatori edili e Tours Operators, che intendevano realizzare nella zona l’ennesimo villaggio turistico. Nella creazione del parco, sembra abbia svolto un ruolo fondamentale, il Las Tortugas Hotel, che gestisce l'ingresso alla spiaggia a pagamento. Del resto un ritorno economico è indispensabile per portare avanti progetti complessi e costosi.
L’area è ricchissima di mangrovieti, con tutte le sei specie endemiche presenti in Costa Rica. Nel 2004, purtroppo, furono censite solo 46 tartarughe liuto, contro le 1.000 dei primi anni '90.
La spiaggia è aperta a tutti durante il giorno, mentre di notte l’accesso non è garantito. La deposizione avviene tra le 21.00 e le 02.00, ed è assolutamente vietato scattare fotografie. Possono essere deposte, dagli esemplari di tartaruga liuto, sino a 150 uova, color argento lucido.

Anche presso Panama sono noti diversi siti di deposizione. Sono cinque infatti le specie che hanno scelto i Caraibi per deporre le loro uova.
Un tempo le tartarughe giungevano in massa sulle spiagge Caraibiche, e tali approdi erano indicati con il termine arribados o arribadas. Ora tali eventi sono rari, ma possono essere osservati a Isla Bastimentos (tartaruga liuto, franca, embricata e caretta), a Humedal de San-San Pond Sak (tutte le specie esclusa l’olivacea), e infine a Isla de Cañas, sito preferito dalla tartaruga olivacea, che invade l’isola con ben 30.000 – 50.000 esemplari, tra settembre e ottobre, durante il primo e ultimo quarto di luna.
Da evitare, anche a Panama, i piatti a base di huevos de tortugas e ovviamente a base di cazòn (squalo), e i vari oggetti costruiti con il guscio di tartarughe, spesso adornati con denti di felini a rischio estinzione come il giaguaro.

In Nicaragua le tartarughe embricate depongono le loro uova presso i Cayos de Perlas, da maggio a novembre, con un picco nel mese di agosto. In questo paese le embricate sono uccise per il carapace, mentre le tartarughe verdi per la carne. Ora in Nicaragua opera la Wildlife Conservation Society, che ha, nel corso degli anni, informato i locali, pescatori soprattutto, sul rischio di estinzione delle tartarughe, e ora il numero delle uova perse è sceso dal 97% al 10%.

AGGIUNGI UN COMMENTO [Se non desideri visualizzare il tuo commento sul tuo profilo Facebook, ricordati di togliere la spunta della ceckbox]

 

 

ARTICOLI CORRELATI

BIBLIOGRAFIA